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IL MANIFESTO DELL’ODDII PER GLI IMMIGRATI IN ITALIA

Maggio 21, 2008

Faccio mio il seguente manifesto dell’O.D.D.I.I. di cui ne sono il rappresentante per la Toscana.

Esso sta per essere presentato ai nostri amici presenti nel Governo Berlusconi perchè lo facciano proprio e lo realizzino al meglio.

 
 
 
Cronaca e Società Questo manifesto, già pubblicato sui documenti ufficiale dell’ODDII: http://www.oddii.eu/manifestioddii/benvenutiinItalia.html è stato scritto da Flavio Berlanda e Adriana Bolchini, seguendo l’esempio del primo ministro australiano PETER COSTELLO e dato che lo abbiamo trovato condivisibile in molte sue parti, abbiamo deciso di farlo diventare il nostro manifesto verso gli immigrati in Italia, con tutti gli adeguamenti relativi al nostro tessuto sociale, ai nostri usi, costumi e soprattutto alla nostra Costituzione e alle nostre leggi, poiché vorremmo anche noi poter accogliere gli immigrati con un: BENVENUTI IN ITALIA.
Vi comunichiamo che lo invieremo ai ministri del Governo Berlusconi che sono in diretto contatto con il problema immigrazione, affinché facciano loro le nostre istanze
  PREMESSA:
Gli italiani sono un popolo per propria natura accogliente e favorevole all’immigrazione, in quanto sono consapevoli che la loro civiltà è frutto dell’apporto di altre culture, tradizioni, conoscenze diverse che le hanno potenziato quell’ingegno, quella fantasia e quella creatività che ha portato gli italiani a distinguersi nel mondo.
Ma la mescolanza tra i popoli può portare a due distinte forme di convivenza:
il pluralismo e il multiculturalismo.
Noi riteniamo Il pluralismo positivo, perché integra le diversità arricchendole.
Al contrario il multiculturalismo stimola e favorisce le singole identità, mantenendole separate dagli altri gruppi e perciò divide le società in compartimenti stagni e talvolta ostili .
(Questo concetto lo sosteneva già Orazio, nelle Epistole).

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Da alcuni anni, sul territorio italiano sono aumentate notevolmente le immigrazioni e noi abbiamo cercato di fare in modo che gli stranieri si potessero sentire in Italia come parte di noi, tuttavia ci sono questioni che coloro che sono arrivati nel nostro paese e, a quanto sembra, anche qualcuno dei nostri concittadini nati qui, devono capire, soprattutto in riferimento alle molteplici situazioni negative che hanno reso la vita degli italiani e anche di moltissimi stranieri insostenibile. E’ stato creato un grosso danno da coloro che hanno favorito l’ipotesi che l’Italia dovesse diventare una società multiculturale e vedevano l’apertura indiscriminata delle frontiere come un evento positivo.

I sintomi dell’errore contenuto nel multiculturalismo si notano già nel nostro Paese, poiché si sono create sacche di popolazione che vivono in modo totalmente scollegato dalla nostra comunità, con proprie regole, usi e costumi a noi ignoti e in molti casi inaccettabili sia dal punto di vista sociale, che legale. Questo crea negli italiani una pericolosa crisi di identità e favorisce il dissolvimento della nostra sovranità ed infine produce lo sradicamento di quei principi morali, spirituali e giuridici che hanno fatto grande la civiltà del nostro Paese e che hanno contribuito ad arricchire il mondo intero di un enorme bagaglio culturale.

L’Italia possiede anche una sua lingua che è l’Italiano e tutti coloro che desiderano far parte della nostra società hanno il dovere di apprendere la nostra lingua e non obbligare noi a imparare la loro. Ma l’Italia possiede anche una sua storia, delle tradizioni, un suo tessuto sociale ed un modo di vivere che è quello che ha attirato verso le sue sponde milioni di immigrati, che hanno il dovere di conoscere e rispettare la nostra cultura che non è improvvisata, ma è un obiettivo raggiunto dopo secoli di battaglie, di divisioni, di alleanze, di guerre, che hanno coinvolto milioni di persone che alla fine si sono riconosciute come un unico popolo in un unico territorio.

Altri Paesi in Europa hanno creduto nel multiculturalismo, ma di fronte a episodi di intolleranza nei loro confronti si stanno ricredendo sulle politiche d’accoglienza, noi desideriamo far tesoro di questa conoscenza senza ripetere i loro errori.

La nostra cultura e la nostra storia sono strettamente intrecciate con la fede. La maggioranza degli italiani è cristiano cattolica e crede in Dio e questa fede è ampiamente documentata nella nostra storia. Ciò non significa che altre religioni vengano discriminate o combattute, ma che desideriamo il rispetto di questa fondamentale parte della nostra civiltà, perché questa nazione è fondata su principi cristiani.  Tutti i simboli cristiani disseminati sul territorio e nei luoghi di aggregazione, non sono ostentati ma sono testimonianza di fede e costituiscono conforto e guida per coloro che hanno liberamente scelto di credere nel cristianesimo.

Se qualcuno si sente offeso da queste testimonianze, non può pretendere che noi vi rinunciamo e non può permettersi di cancellare le tracce del nostro cammino di fede, sovrapponendo le proprie testimonianze alle nostre. Se la nostra croce vi offende o non vi piace non è giusto che proviate nei nostri confronti rancore e insofferenza, poiché questi sentimenti creeranno incomprensioni insanabili con noi e allora dovreste prendere in seria considerazione la possibilità di scegliere un’altra nazione ove crearvi una nuova vita.

Noi, dal canto nostro, non vi chiederemo di rinunciare alla vostra fede e alle vostre opinioni religiose, e saremo felici di permettervi di vivere liberamente in modo sereno, la vostra fede con il vostro dio.

La libertà per noi è una conquista di civiltà, ma anche un diritto al quale tutti hanno accesso e non vogliamo negarla a nessuno, come non vogliamo rinunciarvi per credenze che trasferiscono i problemi dei Paesi d’origine sul nostro Paese. Voi dovete cercare di comprendere che potete praticare la vostra cultura purché rispetti le leggi le cui linee sono tracciate nella nostra Costituzione, che mette in primo piano i diritti delle persone e questo significa che nessuno può obbligarci ad assumere comportamenti che ledono i nostri e gli altrui diritti.

Questo principio garantisce e salvaguardia anche i vostri diritti o potreste voi stessi diventare vittime di altri immigrati che vogliono imporre le loro regole, ma che grazie alla nostra Costituzione non potranno farlo.
Qui siete tutte persone, donne, bambini e uomini, con gli stessi diritti e gli stessi doveri e nessuno può possedere prerogative che danneggino gli altri e le nostre leggi sono state scritte in modo da poter tutelare al meglio questi principi. Non dimenticatelo.

L’Italia è il nostro Paese, la nostra Terra, la nostra Casa, la nostra Famiglia, i nostri ricordi, le nostre speranze, i nostri sogni e pretendiamo che voi ne abbiate il massimo rispetto. Avrete in cambio lo stesso rispetto e con esso anche la possibilità di costruirvi un futuro sereno per voi e per i vostri cari.

Noi siamo orgogliosi della nostra cultura e non abbiamo in mente di sacrificarla in nome di un dannoso multiculturalismo che è l’espressione della torre di Babele, crollata miseramente sull’ingovernabilità dell’incomprensione, dovuta alla mancata capacità di comunicare. E’ per questo motivo che è vostro interesse accettare le nostre regole e non cercare di cambiarle. Non servirà che ricorriate alla furbizia del lamento e che vi approfittiate della libertà per ottenere privilegi se non rispetterete tutto ciò che vi abbiamo descritto e spiegato abbondantemente e vi ribadiamo il concetto che se non vi sentite appagati, se pensate di essere infelici perché non vi piace come viviamo, ricordate che avete la libertà di andarvene, così come nessuno di noi vi ha obbligato a venire, nessuno vi obbligherà a restare in Italia

Ricordate che siete stati voi a scegliere e decidere di venire a vivere in Italia e perciò siete voi che dovete accettare ciò che l’Italia e gli italiani sono in grado di offrirvi, noi vi abbiamo aperto le porte del nostro paese e se non volete essere come noi, siete liberi di scegliere di tornare da dove siete venuti o di andare altrove.

Questo è il dovere di ogni nazione. Questo è il dovere di ogni emigrante.  

Adriana Bolchini Gaigher
presidente nazionale O.D.D.I.I.
http://www.oddii.eu  newpresidenza@oddii.eu